I criteri di Kelly
I criteri di Kelly
furono sviluppati nel 1956 da John L. Kelly, la cui teoria viene utilizzata per
massimizzare la crescita del proprio fondo scommesse a lungo termine
determinando l'ottimale importo da puntare. Viene qui introdotto il principio
della percentuale di stima del pronostico, applicato alla quota del
bookmaker.
Infatti ogni quota è trasformabile matematicamente in una
percentuale di esito del pronostico stesso. Ad esempio un evento a quota 2 ha
una percentuale di esito del 50% (tralasciando l'aggio del bookmaker o la
percentuale da pagare sulla vincita nel caso di Betting Exchange).
Nella
finestra qui sotto è possibile trasformare una quota in percentuale di
esito
Se la percentuale da scommettere è negativa allora la puntata non
conviene (o potrebbe convenire la bancata dell'evento).
Mentre molti
giocatori utilizzano lo schema di Kelly, altri lo trovano troppo rischioso, in
quanto richiede una precisa stima della probabilità. Una stima eccessiva a
favore dell'evento potrebbe farvi rischiare un capitale eccessivo, e per questo
si consiglia di non oltrepassare mai (a prescindere dall'esito) il 10% del
totale del fondo scommesse nell'effettuare una puntata. D'altra parte il forte
vantaggio di questo criterio è che l'ammontare della giocata aumenta in caso di
vincita e diminuisce in caso di perdita. Altre tecniche di gioco (es.
progressioni) invece prevedono l'aumento dell'importo da puntare in caso di
perdita, portando il giocatore, in caso di sequenze negative sull'orlo della
bancarotta.
Ricordiamo che l'ammontare iniziale del fondo scommesse deve
essere tale da poter affrontare senza problemi la sua perdita, e giocando
tramite i criteri di Kelly comunque non si potranno perdere tutti i propri soldi
velocemente perchè gli importi delle puntate sono calibrati sull'ammontare
attuale del fondo.
Come diventare abili pronosticatori
Da tutto
quanto detto sopra appare chiaro che diventa cruciale il saper pronosticare con
esattezza il verificarsi di un esito. Qui diventa importante l'esperienza,
quindi si raccomanda di non 'sparare' pronostici a caso, ma di specializzarsi in
una disciplina o meglio ancora in un torneo. Verificando gli esiti del torneo e
gli andamenti delle quote a lungo termine si potrà riuscire a cogliere eventuali
pronostici sottostimati da parte del bookmaker e puntarci a favore. I bookmaker
raramente offrono di queste scommesse, se ne potranno trovare 2 o 3 in una
settimana. Quando se ne individua una che si pensa abbia un valore, occorre
controllare l'evento selezionato. Se la quota è 2, la squadra su si punta deve
avere più del 50% di probabilità di vittoria, in quanto l'ammontare della
giocata è direttamente proporzionale alla probabilità di vittoria.
Giocando
in questa maniera non si vinceranno grossi somme in breve tempo, ma si potrà
vedere crescere piano piano il proprio fondo scommesse, e cosa di grande
importanza, si preserveranno le proprie finanze da perdite rovinose. Si giocherà
quindi per il piacere del rischio
(calcolato)
STRATEGIE DI GIOCO
Link scommesse sportive
Il range betting
I criteri di Kelly
1 3 2 6
Il risultato esatto
La vittoria coperta
Link scommesse e
roulette
Le progressioni
La progressione a riga numerica
La progressione
americana
La progressione belga
La progressione Bread-Winner
La progressione olandese
La progressione
D'Alembert
La progressione D'Alencon
La progressione Paroli< /font > <
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La progressione al
raddoppio
La progressione Wells